29 luglio 2011 Carlo
Menzinger recensisce "L'uomo che dipingeva con i coltelli"
Marco Mazzanti, giovane artista e
scrittore, nonché collaboratore della rivista Historica - Il Foglio
Letterario, è anche autore di altri romanzi: La nave del
destino e Demetrio dai capelli verdi.
I protagonisti di questa affascinante
vicenda ambientata in una terra lontana, sono due giovani apparentemente
diversissimi, ma in realtà molto simili; uno è Dmtrj, un albino nato
cieco che, non appena recupera la vista, scopre l'esistenza di centinaia
di colori. Ama dipingere, ma non con i pennelli. Lui dipinge con i
coltelli. Dipinge solo i soggetti che attirano la sua attenzione.
L'altro è Scile, figlio di una strega, che si prostituisce per vivere. E
vive per vendicarsi.
Le loro strade si incroceranno presto per via della bellissima Asja.
E' una storia di amore, follia e vendetta.
Bella e avvincente, anche grazie ad un linguaggio diretto, privo di
dettagli inutili o descrizioni superflue. E' una storia originale,
grazie alla quale percepiamo tante cose; non solo le sensazioni dei
personaggi, ma anche gli odori, i colori che li circondano. Anzi, direi
che la vicenda in sé è una profusione di profumi e colori che colpiscono
il lettore, colori che diventano più importanti della vita dei
protagonisti.
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