Sussurridalcuore
intervista Marco Mazzanti
1) Benvenuto nel blog sussurridalcuore, ti
va di presentarti al pubblico?
Sono un uomo nato a Roma un secolo preciso
dopo Marc Chagall, due anni prima del crollo del muro di Berlino. Quindi
un ragazzo. Mi piace iniziare così.
Frequento l’Università e la scrittura è la
mia passione.
2) Come e perché ti sei avvicinato alla
scrittura?
Mi sono avvicinato alla scrittura leggendo
molto. È così che penso che accada: a un certo punto senti il bisogno di
dire la "tua". Continuando a leggere molto, s’intende. Non nascondo,
comunque, che fin da piccolo ho sempre sentito in me un forte spirito
creativo, e la scrittura, quindi il narrare storie, è ciò che per fa per
me. Non posso dire lo stesso della pittura: mi piace disegnare,
dipingere, ma in questo non credo di essere bravo: non ho abbastanza
empatia con questa forma artistica e sono cosciente di tale limite.
3) Nel tuo romanzo "L'uomo che dipingeva
con i coltelli" Edito da Deinotera (Tra l'altro titolo molto suggestivo,
complimenti), il protagonista Dmtry si chiede "Di che colore è
l'anima?"... Non riesco a resistere alla tentazione di porti la
stessa domanda : di che colore è la tua anima e perchè?
I personaggi del romanzo - Dmtrj, Scile,
Rufus, Anna, Syitane e Asja - sono persone che in realtà non posseggono
un’anima, ma un colore: essi stessi sono l’incarnazione di un preciso
colore!
Se la mia anima avesse un colore, penso che
questo colore sarebbe il verde! (E dire, tuttavia, che il mio colore
preferito in assoluto è il rosso!)
4) Nei tuoi romanzi ("L'uomo che dipingeva
con i coltelli" e "La nave del destino- Asia", entrambi editi da
Deinotera) è sempre presente una figura femminile che cambia un po' la
storia, come mai questa scelta?
In verità, la scelta non è improntata tanto
in colei (o colui) che, intenzionalmente o meno, cambia il destino dei
protagonisti quanto ciò che la presenza stessa di tale personaggio
determina ai fini della storia. Perché il punto è questo: mi piacciono
le storie che parlano di triangoli amorosi, bisessualità, e personaggi
particolari che creano scompiglio e situazioni da tregenda.
5) Quale romanzo senti più vicino e perché? Esponici le storie di
entrambe.
La nave del destino - Asia è un
romanzo/fiaba per adulti dove convivono elementi del quotidiano con
aspetti del tutto fantasiosi. L’ambientazione è quella d’un mondo dalle
atmosfere mediterranee, dove convivono e si intrecciano tante storie e
sottostorie come spesso è da regola nei romanzi che vengono definiti col
termine Saga. Figure portanti della trama sono quella di Asia (
donna umana il cui aspetto però sembrerebbe quello d’un essere elfico o
sirenide ) e quella del Circo d’Origene, il cui strampalato e variopinto
manipolo di artisti si esibisce a Trikèria, città immaginaria della
Grecia, in occasione del compleanno del principe del regno di Magnesia.
L'uomo che dipingeva con i coltelli è la
storia di due uomini, Dmtrj e Scile; il primo è un albino che acquista
la vista a sedici anni e che conseguentemente sviluppa una vera e
propria ossessione per i colori; il secondo è invece un uomo con una
grande rabbia dentro: odia il genere umano e quindi anche se stesso:
vende il proprio corpo e attraverso l’atto sessuale compie la propria
vendetta. Il destino di entrambi sarà messo a dura prova dall’amore per
Asja, una ragazza albina, personaggio quindi molto simile a Dmtrj.
Mi piacciono i miei personaggi e di conseguenza sento vicini a me
entrambi i romanzi; maggior affetto tuttavia provo nei confronti dei
protagonisti della nave, così umani, autentici e teneri, per nulla
scostanti ed evanescenti come gli uomini e le donne che popolano il
mondo de L’uomo che dipingeva con i coltelli.
6) Chi è il tuo lettore ideale? A chi sono
rivolti i tuoi romanzi?
Mi piace scrivere di mondi che si trovano
in bilico tra il reale e il fantastico, sovente abitati da personaggi
insoliti, ma non per questo concepisco le mie storie per dei lettori di
qualsiasi età. Anzi. Non ritengo assolutamente che i miei romanzi siano
rivolti a lettori giovanissimi e/o adolescenti.
7) Hai pubblicato anche racconti oltre ai
romanzi? Hai all'attivo altre pubblicazioni? Ci puoi anticipare
qualcosa?
In passato, sotto pseudonimi, ho pubblicato
diversi racconti su internet e riviste. Solitamente non accenno nulla
dei miei lavori futuri, ma stavolta farò un’eccezione! :p
Diversi lettori che hanno letto La nave
del destino – Asia mi han chiesto se ci sarà un seguito, e a me
piacerebbe molto regalar loro una nuova nave, progettata come un romanzo
vero e proprio (Asia rientra più nella dimensione del romanzo/fiaba), in
cui vivano protagonisti incisivi e verosimili e meno surreali ma non per
questo fantasiosi.
Ho poi in gestazione un romanzo ambientato
nell’Ottocento, ma non svelo nulla. Surprise! :-)
8) Parlaci della tua esperienza editoriale e della tua collaborazione
con Historica.
La mia esperienza con Deinotera è stata e
continua ad essere positiva. Non ho pagato per pubblicare, ma occorre
sempre tener presente che un piccolo editore, per quanto intraprendente,
è e rimane sempre un piccolo editore, e a meno che non inizi a crescere
improvvisamente, quindi ad avere una certa influenza nell’orbita e
nell’interesse dei distributori di spicco, ha bisogno del sostegno dei
suoi autori. A me piace cercare librerie, caffè letterari, siti
internet… è una cosa che mi diverte molto, del resto non mi piace
rimanere con le mani in mano, illudendomi che sia l’editore ad occuparsi
della promozione su ogni fronte: penso sia impossibile.
Ho conosciuto Francesco Giubilei, direttore
di Historica, due anni fa su Splinder, tramite il mio blog, dove
pubblico le interviste che faccio a scrittori, editori e artisti;
intervistai lui e alcuni altri collaboratori della rivista, e
successivamente mi proposi per prendere parte al suo progetto.
Da più di due anni, su Historica compaiono
diverse delle mie interviste e articoli di carattere storico.
Ritengo che Giubilei sia una figura
importante nell’attuale panorama editoriale Italiano, e non lo dico
perché giovanissimo e dirigente di una rivista, ma per la sua grande
intraprendenza; dimostra altresì che anche noi ragazzi delle nuove
generazioni abbiamo dei sogni e che siamo perfettamente in grado di
metterci in gioco.
Questa era l'ultima domanda. Grazie di
aver partecipato e in bocca al lupo per tutto!
Intervista di Argeta Brozi a Marco Mazzanti.
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