Marzo 2007 Il
Gufetto recensisce "Il dono di Rebecca" di Marina Dionisi.
“Preparatevi a scoprire che nulla è come sembra e che tutto ciò
che vi circonda non è l’unica realtà che esiste…”
Queste sono le premesse di base dell’esordio letterario di
Marina Dionisi, studiosa dell’Energia e del paranormale.
“Il dono di Rebecca” è la fantastica storia della vita di
Rebecca, che gira intorno all’antica leggenda della Sibilla
Cumana, che rifiutando l’amore di Apollo fu costretta a vivere
tante vite quanti granelli di sabbia erano racchiusi nel suo
pugno.
Una leggenda di vita, di morte, di visioni: lei interrogava,
vedeva il passato, rivelava il futuro e il presente…
La storia di Rebecca si snoda lungo la sua vita, vissuta tra
Parigi, Milano e Napoli. La storia di una bambina che diventa
donna e mamma, che nasconde il segreto e la magia della leggenda
appena narrata: le sue doti divinatorie saranno messe a
disposizione delle forze del bene, ma rappresenteranno anche una
“diversità”, con la quale Rebecca dovrà fare i conti.
“Io sento le vibrazioni degli oggetti e capto ancora meglio
quelle delle persone che li hanno tenuti in mano, in tasca, che
li hanno toccati…”
Forze irresistibili e antichi messaggi catapultano Rebecca in
altre dimensioni: grida soffocate di persone che chiedono aiuto,
che chiedono Pace, che chiedono salvezza. Voci e suoni
provenienti da un mondo vibrante che vive parallelo alle nostre
vite.
La storia narra anche di un amore, con Giovanni, scritto nel
destino, vissuto a perdifiato tra antichi messaggi provenienti
dall’Himalaya, tra le urla dei morti della città sommersa di
Sinuessa e tra gli emozionanti vicoli di Napoli, alla scoperta
del mistero di Pulcinella.
Un amore più forte delle barriere dello spazio e del tempo:
“Giovanni, ascoltami. Ricordalo sempre, non dimenticarlo mai: se
un giorno dovesse capitarmi qualcosa e ti dicessero che sono
morta, non crederlo, non crederlo mai! Chiamami! Chiamami con
tutte le tue forze, grida il mio nome con tutto il tuo amore e
io ti giuro che mi sveglierò…”.
“Il dono di Rebecca” è una storia che intreccia normale e
paranormale; una storia il cui filo conduttore fa da confine tra
il mondo visibile e il mondo non visibile. La voce di Rebecca
non è altro che la testimonianza, affascinante quanto
incredibile, dell’esistenza di altre dimensioni, di altri
linguaggi, di altre vite.
Rebecca dà voce al mare, al vento: e a chi voce non l’ha più.
“…E come stessi leggendo dal misterioso libro universale
dov’è segnato da sempre il destino degli uomini, parlai.”
Meraviglioso.
di Ilario Pisanu